Responsabile: Dr. Osvaldo Corno
Telefono: 0984-681725 /681766
Sintesi principali attività:
L’Unità Operativa Dipartimentale di Broncologia lavora in regime ordinario, in regime d’urgenza e d’emergenza ed espleta da oltre due decenni la seguente attività:
- Visite pneumologiche;
- Consulenze broncologiche;
- Broncoscopie ispettive;
- Broncoscopie diagnostiche con prelievi(biopsie, brushing bronchiale, BAS o broncoaspirato per batteriologia e citologia), BAL o lavaggio bronco-alveolare(per lo studio del polmone profondo), TBNA o agoaspirazione transbronchiale per patologie ab estrinseche o extrabronchiali;
- Toilette tracheo-bronchiali per tracheostomizzati o pazienti con ridotto riflesso tussigeno;
- Broncoinstillazione farmacologica topica;
- Agobiopsie percutanee transtoraciche sotto guida TC (l’approccio e la diagnosi di lesioni polmonari periferiche);
- Laserterapia tracheobronchiale al ND-YAG e la ND-YAP (per disostruire e ricanalizzare le vie tracheo-bronchiali per processi eteroplasici endoluminali);
- Impianto di endoprotesi tracheali o bronchiali (per compressioni estrinseche delle vie tracheo-bronchiali);
- Rimozione di corpi estranei delle vie tracheo-bronchiali;
- Trattamento emottisi per via endobronchiale con catetere a palloncino o terapia topica farmacologica e termica;
- Trattamento di emottisi imponenti e severe in narcosi con broncoscopio rigido;
- Brachiterapia per via endoscopica per neoplasie broncogene endoluminali in pazienti non operabili o non idonei a tollerare la chemioterapia;
- Approccio di lesioni linfonodulari del mediastino e lesioni parenchimali polmonari periferiche mediante EBUS (Endobronchial Ultrasound) o mediante nuova tecnica innovativa di Navigazione Elettromagnetica;
BRONCOLOGIA - NUOVA METODICA
Presso l'U.O. di Broncologia, Responsabile Dott. Osvaldo Corno, è stata attivata una metodica innovativa per la diagnosi precoce di neoplasie polmonari periferiche allo stadio iniziale, grazie all’introduzione di una: Navigazione Elettromagnetica.
Tra i cosiddetti big killer dei tumori più frequenti e più letali, il cancro polmonare è il più difficile da individuare allo stadio iniziale, quando i trattamenti potrebbero essere più efficaci e poco invasivi. La diagnosi precoce e la prevenzione rappresentano dunque la principale strategia di lotta a questo tipo di tumore che , solo nel nostro paese, colpisce ogni anno 35.000 persone.
Lo sviluppo tecnologico insieme con il più ampio utilizzo della TC torace ad alta risoluzione(HRTC) hanno consentito un maggior riscontro di piccoli tumori periferici, asintomatici, molti dei quali sono adenocarcinomi ( Small peripheral adenocarcinoma SPA). L’interesse verso le sempre più numerose lesioni periferiche riscontrate all’HRTC, rende necessari studi sempre più accurati e approfonditi, poiché solo una conferma cito-istologica dell’assenza di caratteristiche d’invasività consente di poter correttamente(anche da un punto di vista etico) selezionare i pazienti che possono giovarsi di una resezione chirurgica.
La broncoscopia viene utilizzata per visualizzare e contestualmente sottoporre a biopsia i tumori bronchiali.
Con il broncoscopio rigido la visualizzazione è limitata ai bronchi principali e alle loro divisioni primarie.
Con il broncoscopio flessibile, si possono esplorare i bronchi fino ai rami subsegmentari di III o IV ordine e approcciare la neoplasia, apprezzabile endoscopicamente e, grazie, ai prelievi dei campioni, praticati e ottenuti con il lavaggio, con lo spazzolamento e con la biopsia si può formulare una diagnosi cito-istologica.
Fino ad oggi, l’unica procedura che permetteva e permette una biopsia di noduli polmonari periferici centimetrici e subcentimetrici era e rimane l’aspirazione transbronchiale sotto guida fluoroscopica con braccio ruotante da eseguire in Sala di Radiologia; tale procedura,riporta, però, alcuni svantaggi:
Si utilizza sotto fluoroscopia, quindi ulteriore bombardamento di radiazioni per il paziente
Il 40% dei noduli (dimensione media 2,2 cm) non sono visibili sotto fluoroscopia (F. Hert CHEST2006; 129:147-150).
La capacità diagnostica di noduli <2cm varia tra il 15-30% (CHEST 2003; 123:115S- 128S).
30% pneumotoraci.
Da qualche anno nei centri d’avanguardia per la diagnosi precoce del tumore polmonare e in generale per la caratterizzazione delle lesioni periferiche è stata introdotta la “navigazione endobronchiale elettromagnetica”, uno strumento diagnostico di localizzazione che utilizza un sistema simile al navigatore satellitare in uso sulle autovetture per individuare e “marcare” anche le più piccole lesioni polmonari periferiche di 7 – 10 mm, in modo da poterle raggiungere con assoluta certezza e precisione, a tutto vantaggio del paziente.
La navigazione endobronchiale permette di superare i limiti della broncoscopia convenzionale e di fatto fornisce un’alternativa alle manovre diagnostiche più invasive, risparmiando interventi chirurgici inutili a pazienti che potenzialmente possono essere portatori anche di una patologia benigna (tubercolosi, istoplasmosi, sarcoidosi).
Attualmente è disponibile sul mercato il nuovo Sistema di Navigazione ElettromagneticaInReach TM.
La procedura con il sistema Reach è molto semplice ed ha quattro fasi principali:
Prima della procedura, la TAC del torace del paziente viene caricata su di un computer dove verrà creata una “mappa virtuale” in tre dimensioni dei polmoni tramite il software inReach TM.
Il broncoscopio viene inserito nelle vie aeree dei polmoni passando dalla bocca del paziente, come si fa routinariamente con quelli attualmente in dotazione.
Durante la procedura, il sistema di localizzazione elettromagnetico segue in tempo reale la posizione del catetere sulla “mappa virtuale” ed aiuta il medico-operatore a raggiungere la zona target, dove aveva pianificato di prelevare i campioni di tessuto.
Il campione viene quindi prelevato e inviato al laboratorio di anatomia patologica per lo studio cito-istologico e la diagnosi.
Il Sistema inReach TM è composta a sua volta da quattro componenti:
Un catetere guida monouso.
Un catetere di navigazione manovrabile monouso, dotato nella parte più distale di un sensore di localizzazione e può essere inclinato di 360°.
Software di pianificazione e navigazione.
Hardware che comprende una tavola di localizzazione da deporre sotto il torace del paziente, un computer e un monitor.
Avere in dotazione tale strumentario con tecnica innovativa comporta sicuramente molti benefici per la stessa Azienda ospedaliera e per i pazienti e gratificazione di risultati per gli stessi operatori:
Come la tecnologia GPS, il sistema inReachTM fornisce una “mappa virtuale” tridimensionale dei polmoni, generata dalle immagini della TAC. Utilizzando il set di cateteri unitamente alla “mappa virtuale”, il sistema può migliorare l’efficienza nel raggiungere la zona target all’interno di polmoni. Il catetere di navigazione manovrabile permette la guida attraverso l’albero bronchiale. L’impiego sui linfonodi permette la visualizzazione dell’angolo di penetrazione e la pianificazione pre-operatoria.
Può essere un aiuto sostanziale nel localizzare piccoli noduli polmonari periferici.
Non è necessaria la fluoroscopica, quindi nessun pericolo di radiazioni.